WiFi4EU. Quello da Sapere per Richiedere i Finanziamenti

In arrivo circa 120 milioni di Euro dalla Commissione Europea grazie all’iniziativa WiFi4EU per tutti i comuni e le associazioni di comuni europei che desiderano investire in progetti di connettività WiFi gratuita. Il programma nasce con l’obiettivo di ampliare la connettività WiFi disponibile sul territorio pubblico europeo, consentendo di modernizzare la rete di servizi offerta ai cittadini. Si tratta di un’occasione imperdibile per lo sviluppo del territorio.

Noi del team di Guglielmo WiFi, tra i principali provider di servizi di rete wireless in Europa, già fornitore di 500 comuni in Italia, siamo pronti a supportare le amministrazioni locali dalle prime fasi di stesura del bando di registrazione fino all’installazione e gestione delle infrastrutture. Abbiamo così deciso di riportare le informazioni più importanti in merito.

Chi può beneficiare dei finanziamenti?

I benefici del programma sono diretti a tutti i cittadini dell’Unione Europea ed i visitatori dei Paesi Membri e paesi SEE. Saranno gli enti pubblici degli stessi Paesi, ovvero comuni e associazioni di comuni, a poter presentare in prima persona la domanda di finanziamento, per un totale di un buono per l’intera durata dell’iniziativa.

Che cosa copriranno i finanziamenti?

I finanziamenti copriranno il 100% delle attrezzature e dei costi di installazione degli hotspot WiFi. Gli enti pubblici richiedenti a loro volta dovranno farsi carico di sostenere i costi dell’abbonamento a internet e del funzionamento delle apparecchiature per almeno 3 anni.

Come si può presentare la domanda?

La presentazione della domanda avverrà tramite una prima fase di registrazione su un portale dedicato. Alla registrazione seguirà la pubblicazione di un invito a seguito del quale i comuni potranno presentare la domanda di buono.

Quando si aprirà il portale di registrazione dedicato?

L’apertura del portale di registrazione è prevista nel corso di marzo 2018. La finestra di registrazione rimarrà aperta per un periodo variabile da 6 a 8 settimane.

Per approfondire i dettagli dell’iniziativa consigliamo di visitare la pagina dedicata presente sul sito web della Commissione Europea.

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